All’ottavo posto della nostra rubrica I monumenti più amati dai turisti troviamo la Reggia di Caserta. Dopo il Museo archeologico di Napoli e piazza dei Miracoli a Pisa troviamo un capolavoro del barocco italiano.

Scopriamo insieme qualcosa in più sull’opera di Vanvitelli.

La Reggia di Caserta è una residenza reale, storicamente appartenuta ai Borbone delle Due Sicilie, ubicata a Caserta. È considerata uno dei più importanti esempi di architettura barocca in Italia e nel 1997 è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.

La Reggia fu voluta da Carlo di Borbone come nuova residenza dei reali di Napoli, in sostituzione della Reggia di Portici, divenuta inadeguata alle esigenze di rappresentanza della corte. La costruzione iniziò nel 1752 e si protrasse per oltre quarant’anni, sotto la direzione dell’architetto Luigi Vanvitelli e poi del figlio Carlo.

Il Palazzo Reale è un imponente edificio di pianta rettangolare, con 1.200 stanze, 1.742 finestre e una superficie di circa 47.000 metri quadrati. La facciata principale, lunga oltre 200 metri, è caratterizzata da un doppio ordine di pilastri e da un coronamento con statue allegoriche. L’interno del palazzo è ricco di decorazioni marmoree, stucchi, affreschi e opere d’arte.

Il Parco Reale si estende per circa 120 ettari ed è composto da giardini, boschi, fontane e cascate. Il parco è un capolavoro di arte paesaggistica e rappresenta uno dei più grandi parchi d’Europa.

Insomma non proprio un bilocale economico in periferia…

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